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Cambiamenti climatici e Sistemi di gestione certificabili

A febbraio 2024, la ISO International Organization for Standardization ha pubblicato i seguenti tre documenti:

  • ISO 9001:2015/Amd 1:2024 Quality management systems – Requirements. Amendment 1: Climate action changes.
  • ISO 14001:2015/Amd 1:2024 Environmental management systems – Requirements with guidance for use. Amendment 1: Climate action changes.
  • ISO 45001:2018/Amd 1:2024 Occupational health and safety management systems – Requirements with guidance for use. Amendment 1: Climate action changes.

Tali documenti modificano le tre norme certificabili relative ai sistemi di gestione per la qualità (ISO 9001:2015), ambientali (ISO 14001:2025) e per la salute e la sicurezza sul lavoro (ISO 45001:2018), andando ad integrare i requisiti:

  • 1 Comprendere l’organizzazione e il suo contesto, in cui è stata aggiunta la dicitura “L’organizzazione deve determinare se il cambiamento climatico sia una questione rilevante”;
  • 2 Comprendere le esigenze e le aspettative delle parti interessate, in cui è stata aggiunta la nota “Le parti interessate rilevanti possono avere requisiti relativi al cambiamento climatico”.

In tal modo, la ISO International Organization for Standardization (nonché la IAF International Accreditation Forum), al fine di supportare il piano d’azione associato alla Dichiarazione di Londra sul cambiamento climatico, hanno introdotto l’importante tema dei cambiamenti climatici nelle principali norme relative ai sistemi di gestione, affinché tali aspetti diventino elementi sistematici della pianificazione strategico-operativa delle organizzazioni.

In particolare, le organizzazioni, in applicazione ai nuovi requisiti modificati, dovranno considerare gli aspetti relativi ai cambiamenti climatici nella:

  • Monitoraggio e valutazione dei fattori del contesto;
  • Identificazione e valutazione delle esigenze ed aspettative delle parti interessate;
  • Identificazione e valutazione dei rischi e delle opportunità.

Infine, in base alle valutazioni di cui sopra, le organizzazioni dovranno:

  • Pianificare, attuare e migliorare specifiche azioni per affrontare rischi ed opportunità;
  • Definire specifiche strategie e politiche aziendali;
  • Definire specifici indicatori di monitoraggio delle prestazioni dei processi;
  • Definire specifici obiettivi aziendali e relativi piani di azione per il loro raggiungimento.

Pertanto, le organizzazioni sono chiamate a prendere in carico le modifiche apportate agli standard relativi ai sistemi di gestione al fine di assicurare:

  • la conformità dei propri sistemi di gestione agli standard presi a riferimento;
  • il mantenimento delle relative certificazioni.

Per completezza di informazione si segnala che anche altre norme certificabili relative a sistemi di gestione non richiamati nel presente articolo, sono state modificate in maniera analoga:

  • ISO 22000 Food safety management systems;
  • ISO 39001 Road traffic safety (RTS) management systems;
  • ISO 37001 Anti-bribery management systems;
  • ISO 50001 Energy management systems;
  • ISO/IEC 27001 Energy management systems;
  • ISO 37301 Compliance management systems;
  • ISO 22301 Business continuity management systems.

Bertan Srl

Bertan Srl opera nel settore della meccanica di precisione dal 1976. Da più di quarant’anni offriamo ai nostri clienti affidabilità, competenza e precisione grazie ad un moderno parco macchine a controllo numerico e a personale altamente qualificato.

Siamo specializzati nelle lavorazioni medio – pesanti su disegno per conto terzi, anche con commesse di uno o più particolari e sempre garantendo la massima qualità e rispetto delle tolleranze dimensionali richieste. Inoltre, su richiesta del cliente, viene fornito il prodotto completo di trattamenti superficiali (zincatura, sabbiatura, ecc.) e trattamenti termici (tempra a induzione, cementazione, distensione, bonifica, ecc.).

Il parco macchine, l’esperienza ed il know-out aziendale ci permette di lavorare diversi materiali (Ferro, acciaio, alluminio, acciaio inox, ghisa, 39 NC, 42 CR, bronzo ed ottone).

Bertan Srl, tramite la collaborazione dello Studio Bussolari, ha implementato e mantiene attivo un Sistema di Gestione per la Qualità conforme alla norma UNI EN ISO 9001:2015, ottenendone la certificazione da parte di un organismo terzo accreditato, per le attività di lavorazioni meccaniche di precisione su specifica del cliente.

Contatti:

Bertan Srl

Via Cognaro, 9/A – 30036 Caltana VE

Tel. +39 041 5730450

www.bertansrl.it

info@bertansrl.it

Delta Plast

Delta Plast opera dal 1985 nel settore dello stampaggio ad iniezione di materie plastiche conto terzi con un preciso obbiettivo: essere un sicuro punto di riferimento per le aziende che cercano un partner affidabile nella realizzazione di componenti tecnici di qualità. Il know-out acquisito nello stampaggio delle materie plastiche permette di offrire soluzioni personalizzate a clienti di differenti settori industriali.

Dal 1989, la Delta Plast si è specializzata nella produzione di paraspruzzi per autocarro e pedane per autovetture, potendo fornire oggi una vastissima gamma di misure e tipologie di paraspruzzi e No-Spray-Flap (conformi alle pertinenti direttive europee).

Dal 2000, la Delta Plast si è specializzata nella produzione di scatole di derivazione in polietilene per impiantistica elettrica civile ed industriale.

Grazie all’esperienza ed agli investimenti, oggi Delta Plast è un punto di riferimento nel settore dello stampaggio ad iniezione di materie plastiche potendo seguire il cliente in tutte le fasi del processo produttivo:

  • dalla progettazione alla realizzazione dello stampo;
  • alla produzione ed alla industrializzazione del prodotto.

Delta Palst, tramite la collaborazione dello Studio Bussolari, ha implementato e mantiene attivo un Sistema di Gestione per la Qualità conforme alla norma UNI EN ISO 9001:2015, ottenendone la certificazione da parte di un organismo terzo accreditato, per le attività di:

  • Progettazione e stampaggio ad iniezione di accessori in plastica per veicoli industriali e non;
  • Stampaggio ad iniezione di articoli in plastica su specifica del cliente.

Contatti:

Delta Plast di Di Matteo Luciano

Via Brodolini n. 4 – 42023 Cadelbosco di Sopra RE

Tel. e Fax: 0522 911119

www.deltaplastindustrie.com

info@deltasplastindustrie.com

UNI EN ISO 45001:2023 – Adozione a livello comunitario della norma sui sistemi di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro

Nel 2018, la ISO – International Organization for Standardization pubblicò per la prima volta una sua norma internazionale relativa alla certificazione dei sistemi di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro. Tale norma fu recepita immediatamente a livello italiano dalla UNI – Ente Italiano di Normazione, ma non a livello europeo dal CEN – Comitato Europeo di Normazione, il quale si è mosso in tale direzione solo dopo 5 anni.

Pertanto, l’attuale norma in vigore per la certificazione dei sistemi di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro è la UNI EN ISO 45001:2023 Sistemi di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro – Requisiti e guida per l’uso (che rappresenta il recepimento a livello europeo della precedente norma UNI ISO 45001:2018 oramai ritirata), la quale dovrà essere obbligatoriamente adottata da tutti gli enti di normazione europei entro il 29 febbraio 2024.

Per completezza di informazione, va ricordato che nella norma UNI EN ISO 45001:2023 Sistemi di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro – Requisiti e guida per l’uso è stata inserita una appendice in cui sono specificate le corrette relazioni con il quadro legislativo nazionale.

Il recepimento da parte del CEN – Comitato Europeo di Normazione della norma UNI ISO 45001:2018 relativa alla certificazione dei Sistemi di gestione per la salute e la sicurezza sul lavoro, sebbene non introduca alcuna modifica sostanziale o nuovi requisiti normativi, non deve essere ritenuto solamente un atto formale, ma racchiude diversi aspetti piuttosto significativi:

  • l’effettiva ed elevata criticità delle tematiche connesse alla salute e sicurezza che caratterizza il mondo del lavoro;
  • l’elevato impatto sociale degli incidenti, degli infortuni e delle malattie professionali;
  • l’importante ed efficace ruolo della normazione per la prevenzione degli incidenti, degli infortuni e delle malattie professionali.

Pertanto, un Sistema di gestione di per la salute e sicurezza sul lavoro rappresenta uno strumento fondamentale a disposizione delle organizzazioni per poter migliorare sia le proprie prestazioni in termini di prevenzione degli incidenti, infortuni e malattie professionali, che i rapporti con stakeholders esterni in un mercato sempre più orientato alla sostenibilità.

Ritiro del Regolamento tecnico RT-05 ACCREDIA per le certificazioni nel settore costruzioni

ACCREDIA – Ente Italiano di Accreditamento ha ritirato, a partire da settembre 2023, il Regolamento tecnico RT-05, cioè il documento che dettagliava specifiche prescrizioni per l’accreditamento degli Organismi di Certificazione operanti la valutazione e la certificazione dei sistemi di gestione per la qualità delle imprese di costruzione ed impiantisti (Settore IAF 28).

Pertanto, i certificati UNI EN ISO 9001:2015 delle imprese di costruzione ed impiantisti (Settore IAF 28), che non dovranno riportare le diciture previste dal Regolamento tecnico RT-05, saranno aggiornati alla prima modifica e/o rinnovo possibili.

Per maggiori dettagli sono consultabile le seguenti circolari ACCREDIA:

  • Circolare informativa DC N° 27/2023 – Collaborazione tra il database mondiale delle certificazioni accreditate www.iafcertsearch.org e ANAC – Ritiro dell’RT-05 ACCREDIA e dei relativi riconoscimenti per il settore IAF 28 norma ISO 9001 [2023-05-29];
  • Circolare informativa DC N° 37/2023 – Aggiornamento informativo su questioni varie di carattere operativo [2023-07-25].

LSG Stampi Snc Di Libralon Giampaolo & C.

LSG Snc nasce nel 1969 come una realtà familiare ed artigiana operando dapprima nel settore della carpenteria poi nel settore delle macchine agricole.

A partire dagli anni 2000, grazie a specifici ed importanti investimenti, LSG Snc è diventata una realtà industriale affermata nel settore della progettazione e costruzione di attrezzature per lo stampaggio della lamiera, cioè la principale attività aziendale ad oggi.

LSG Snc, potendo contare su un importante bagaglio esperienziale, elevate competenze, tecniche e macchinari all’avanguardia, è in grado di:

  • sviluppare il progetto dello stampo a partire dalle richieste del cliente;
  • realizzare una vasta gamma di tipologie di stampi (a blocco, a passo progressivo, trancianti, per imbutitura, per acciaio inox, ecc.);
  • gestire la prototipazione dei prodotti stampati tramite stampa 3D;
  • eseguire il collaudo degli stampi realizzati mediante campionature e pre-serie;
  • eseguire operazioni di stampaggio lamiera, gestendo gli eventuali trattamenti finali.

LSG Snc, tramite la collaborazione dello Studio Bussolari, ha implementato e mantiene attivo un Sistema di gestione per la qualità conforme alla norma UNI EN ISO 9001:2015, ottenendone la certificazione da parte di un organismo terzo accreditato, per le attività di:

  • Progettazione, realizzazione e manutenzione di stampi per stampaggio a freddo di lamiera;
  • Stampaggio a freddo di lamiere su specifica del Cliente;
  • Lavorazioni meccaniche su specifica del Cliente.

Contatti:

LSG Stampi Snc Di Libralon Giampaolo & C.

Via Bassa I n. 222 – 35011 Campodarsego PD‎

Tel. 049 556 4294

Fax 049 921 7463

www.lsg-stampi.com

info@lsg-stampi.com

Regolamento Macchine: nuove regole per la sicurezza

Il nuovo Regolamento Macchine è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale dell’Unione europea lo scorso giugno. Il percorso che porterà alla definitiva archiviazione della Direttiva Macchine 2006/42/CE è iniziato. I fabbricanti di macchine dunque devono allinearsi alle novità in materia di salute e sicurezza sul lavoro che il Regolamento introduce.

Gli aspetti considerati dal Regolamento Macchine sono complessi. Nei limiti di una sintesi utile per fornire le principali informazioni, di seguito si presentano gli argomenti da sapere oggi: i passaggi per la pubblicazione, la data di applicabilità, le motivazioni alla base del Regolamento ed un elenco di alcune novità sostanziali.

L’Unione Europea ha adottato il Regolamento Macchine con testo definitivo il 22 maggio 2023. Il testo definitivo è stato firmato dai Presidenti del parlamento europeo il 14 giugno 2023. La Gazzetta ufficiale dell’Unione europea ha pubblicato il Regolamento il 29 giugno e quest’ultimo passaggio ha comportato la sua entrata in vigore il 19 luglio 2023.

Questo però non significa che già oggi i fabbricanti devono marcare CE le nuove macchine secondo il Regolamento Macchine. Il Regolamento ha infatti una data precisa di applicabilità prima della quale rimane l’obbligo di applicazione unicamente della Direttiva Macchine e dopo la quale invece sarà necessaria unicamente la sua applicazione. La data di applicabilità è il 20 gennaio 2027. Si tratta di una regolamento e non di una direttiva, questo significa che non è richiesto un decreto di attuazione da parte dei vari paesi. I passaggi descritti hanno cioè validità comune ed immediata per tutti i paesi.

Il rapido progresso delle nuove tecnologie degli ultimi anni ha reso incompleta l’analisi  della direttiva del 2006 nella quale infatti mancano argomenti oggi diventati sostanziali. Il Regolamento Macchine comprende le tecnologie emergenti integrandole in regole nuove perché il progresso tecnologico possa avvenire in parallelo con il progresso dei requisiti di sicurezza. È dunque un passaggio normativo necessario e finalmente centrato sulla contemporaneità.

A seguire si illustrano alcune delle novità per fornire una sintetica panoramica generale sull’argomento.

L’intelligenza artificiale, il grado di apprendimento oltre che la funzione, diventa un elemento da valutare. L’autoapprendimento non deve prevaricare le condizioni di sicurezza previste. Il Regolamento rende obbligatorio un esame della conformità da parte di enti terzi per sei categorie di macchine elencate all’allegato I, parte A, che per dovere di sintesi qui non si elencano ma si invita a consultare. Tra le sei categorie per esempio si trovano i “componenti di sicurezza dotati di un comportamento integralmente o parzialmente autoevolutivo che utilizzano approcci di apprendimento automatico che garantiscono funzioni di sicurezza”.

Il Regolamento prevede la progettazione di elementi mobili che operano a contatto con l’operatore.

Il manuale d’uso e manutenzione diventa un documento da consegnare in formato digitale e non cartaceo, è l’opzione predefinita.

Oltre al fabbricante ed al mandatario, già contemplati dalla direttiva del 2006, nuovi operatori economici diventano responsabili, relativamente alla loro funzione, delle macchine di cui si occupano: l’importatore (capo II, articoli 13 e 14) ed il distributore (capo II, articoli 15 e 16).

In conclusione è consigliabile per i fabbricanti cominciare subito ad inquadrare la propria attività produttiva in considerazione del nuovo Regolamento Macchine per essere pronti nel gennaio 2027 ad affrontare i nuovi obblighi senza ritrovarsi in condizione di non conformità e di conseguenza subire ritardi nell’immissione sul mercato europeo.

Intelligenza artificiale e nuovo Regolamento Macchine

Le applicazioni gestite da intelligenza artificiale sono parte di settori di produzione e di ricerca che nell’immaginario comune richiamano l’idea di una nuova rivoluzione industriale in atto. Le note aziende dell’hi-tech studiano da anni l’interazione tra utente e prodotto. Si stanno diffondendo infatti prodotti smart che capiscono l’utente e che migliorano le proprie prestazioni interagendo nel tempo. Tutti ne abbiamo almeno uno che continuiamo impropriamente a chiamare telefono.

Che l’interazione tra prodotto e utente stia diventando una questione che supera il semplice appeal di un prodotto ce lo dimostra anche il nuovo Regolamento Macchine. Il nuovo Regolamento Macchine infatti tra gli aspetti da considerare inserisce il comportamento delle macchine azionate da sistemi di intelligenza artificiale.

Questa novità porta almeno a due conseguenze importanti. La prima, più generale, è che nuove figure professionali saranno coinvolte nella progettazione di macchine, figure professionali preparate per lavorare nei settori più innovativi del mondo produttivo. La seconda, più specifica, è che una nuova tipologia di dispositivi di sicurezza dovrà essere progettata ed applicata. Si tratterà, dice il Regolamento, di dare un limite alle capacità di autoapprendimento di una macchina per evitare che un’eccessiva autonomia possa determinare una riduzione dei livelli di sicurezza, che possa causare per esempio scelte autonome fatte dalla macchina a vantaggio della produzione ma a scapito della sicurezza.

Possiamo immaginare un ambiente di lavoro nel quale l’utente potrà comunicare con la macchina tramite una sequenza di mansioni che la macchina riconoscerà e che saprà vorranno significare il verificarsi di una determinata condizione di rischio.  Conseguentemente la macchina attiverà la funzione di sicurezza. Non stiamo però parlando di un microinterruttore che agisce in maniera identica applicato ad una macchina che lavorerà in maniera sempre identica fino allo smaltimento. Stiamo parlando di un sistema connesso che impara e migliora nel tempo. Pensiamo per esempio ad una macchina connessa ad una banca dati in cloud che legge i dati caricati da tutte le macchine dello stesso tipo. Dai dati che leggerà in cloud ogni macchina potrà apprendere tempi, funzioni, capacità di interagire meglio con le persone e con l’ambiente di lavoro. Potrà forse prevedere per tempo situazioni di rischio dialogando con le altre macchine che sono in funzione in diversi ambienti di lavoro di diverse aree geografiche. È stato calcolato che già oggi le comunicazioni che veicolano più informazioni sulla Terra non avvengono tra esseri umani ma tra prodotti dell’uomo connessi.

L’argomento è certamente di grande interesse. L’applicazione di dispositivi dotati di AI nella progettazione di macchine causa però un nuovo tipo di rischio piuttosto preoccupante: e se, nonostante le limitazioni date all’autoapprendimento, un virus intaccasse l’integrità del sistema?

EGO e LEADERSHIP

Che cosa “attrae” una “risorsa” verso un’azienda? Un dipendente è attratto dai vantaggi, dalla cultura e dalla reputazione che un’azienda può offrire.

Che cosa determina il fatto che una “risorsa” rimanga o meno?  Che cosa determina una buona performance della “risorsa”? La responsabilità in questo caso è della leadership interna.

Una leadership piena ed adulta ha un solo nemico da temere: il proprio ego.

In realtà sembra assurda questa affermazione perché l’ego spesso rappresenta il primo gradino del successo. Difficilmente infatti persone deboli, non determinate, non sicure di sé stesse sono selezionate dalle aziende per ricoprire posizioni di responsabilità.

Nel dizionario infatti, l’ego è definito come: la propria persona, la nostra identità, la coscienza di essere chi siamo, l’immagine che ci siamo fatti di noi, la nostra rappresentazione del mondo, la pulsione interiore che ci fa difendere le nostre convinzioni.

Possederne una certa quantità quindi è una cosa buona, ma è quando l’ego aumenta troppo che si verificano i primi problemi.

Avere un “giusto “ego è quindi necessario ma se un ego cresce troppo fino a prevalere troppo la sua azione di controllo sull’individuo può determinare il blocco della crescita personale perché imprigiona la persona nel suo schema di convinzioni portandola ad agire nell’unico modo in cui potrà influenzare la realtà.

L’importante sta nel capire quando è il momento di fermarsi e lasciare che la tua parte di leader prevalga sull’ego.

Leader con Ego troppo accentuato rischiano di sentirsi superiori, creano un divario con il resto del team che sarà difficile da sanare. Schiavi del proprio schema e sistema di convinzioni, questi leader spesso si perdono nell’essere troppo focalizzati su sé stessi e su quella che credono essere la “realtà”, presentano poca accettazione alle critiche e poca disponibilità nell’ascoltare le opinioni altrui.

“Perdere” l’ego è impossibile, ma capire quanto influisce sulla tua leadership e quindi sulle performance del tuo team è indispensabile.

Tendi ad isolarti dal resto del team?

Fai di tutto per mostrare la tua intelligenza e la tua competenza?

Vuoi avere il controllo su tutto perché non ti fidi?

Ti chiedi perché dovresti perdere del prezioso tempo a “parlare” con i tuoi dipendenti?

Pensi che le riunioni siano spesso inutili?

Trovi che le idee del tuo team siano “buone” ma che serva sempre il tuo “tocco”?

Pensi che non potrai mai “delegare” con serenità?

Temi che i tuoi dipendenti “battano la fiacca” quando non sei presente?

Devi sapere che alle persone non piace essere guidate in questo modo.

Ad un team serve un dialogo che possa arricchire tutte le persone; un ambiente di lavoro in cui si possa parlare apertamente è un luogo dove i risultati vengono da sé. A volte ti basterebbe un semplice apprezzamento verso un buon risultato ottenuto per creare un clima di cooperazione.

Cosa serve quindi? Serve diventare dei leader emotivamente intelligenti, serve cioè lavorare su sé stessi.

Serve capire quali sono i propri punti di forza e quali sono i propri limiti. Serve apprendere come migliorare i lati più spigolosi del proprio carattere.

L’efficacia nella leadership si basa principalmente su come ci si vede.

Avere un’alta autostima è un punto a proprio favore, l’importante è non andare oltre superando quei confini che porterebbero ad un ego troppo sviluppato, ad un ego che non sa più cosa significano empatia, saper creare motivazione, saper ascoltare, co-creare obiettivi di eccellenza, fidelizzare….

L’equilibrio deve essere ricercato all’interno, con coraggio, con apertura, con curiosità …

Solo così si potrà contrastare l’egotismo nella leadership e sviluppare gli strumenti dell’autorevolezza.

Sistema di Gestione del Processo di Saldatura: la nuova edizione delle norme della serie UNI EN ISO 3834

In data 03/06/2021 l’ UNI – Ente nazionale italiano di unificazione ha pubblicato la nuova serie delle norme certificabili relative ai requisiti di qualità per la saldatura dei materiali metallici:

▪UNI EN ISO 3834-2:2021 – Requisiti di qualità per la saldatura per fusione dei materiali metallici – Parte 2: Requisiti di qualità estesi;

▪UNI EN ISO 3834-3:2021 – Requisiti di qualità per la saldatura per fusione dei materiali metallici – Parte 3: Requisiti di qualità normali;

▪UNI EN ISO 3834-4:2021 – Requisiti di qualità per la saldatura per fusione dei materiali metallici – Parte 4: Requisiti di qualità elementari.

Le principali novità introdotte dalle nuove norme in edizione 2021 riguardano:

Modalità di conduzione delle ispezioni prima e durante la saldatura, nonché le relative evidenze a supporto;

Evidenze a supporto della correlazione tra i parametri di processo qualificati e le modalità esecutive per la realizzazione dei giunti;

Gestione degli strumenti di misura e controllo.

Attualmente, le nuove norme in edizione 2021 sono le uniche in stato di validità, in quanto le rispettive precedenti edizioni del 2006 sono state definitivamente ritirate il 30/10/2021.

Gli Organismi di Certificazione non potranno più effettuare attività audit in base alle edizioni 2006 delle norme e pertanto rinnovare e/o emettere le relative certificazioni, a partire dal 04/06/2022.

Le aziende certificate UNI EN ISO 3834 dovranno adeguare le proprie certificazioni all’edizione 2021 delle norme entro il 03/12/2022. Oltre tale termine tutte le certificazione ancora relative all’edizione 2006 delle norme scadranno (nel caso in cui la scadenza coincide con il 03/12/2022) o saranno revocate.