Prodotto

Direttiva Macchine (Direttiva 2006/42/CE)

 

ic_Prodotti

 

 

La marcatura CE è obbligatoria per l’immissione nel mercato europeo di macchine, attrezzature intercambiabili, componenti di sicurezza, accessori di sollevamento, catene, funi, cinghie (progettate e costruite a fini di sollevamento come parte integrante di macchine per il sollevamento o di accessori di sollevamento), dispositivi amovibili di trasmissione meccanica e quasi – macchine (applicazione specifica non determinata).

L’Unione Europea, al fine di migliorare la sicurezza delle macchine immesse sul mercato europeo, ha regolamentato la marcatura CE delle macchine tramite la Direttiva 2006/42/CE (Direttiva Macchine – MD, recepita in Italia dal Decreto Legislativo 27 gennaio 2010, n. 17), andando a definire le prescrizioni da rispettare durante le fasi di progettazione e costruzione per garantire i requisiti essenziali per la salute e la sicurezza delle macchine.

L’applicazione della Direttiva Macchine (MD) permette ai costruttori di marcare CE i propri prodotti e la loro immissione nel mercato europeo.

(Leggi di più: clicca qui per scaricare la presentazione del servizio)

Direttiva Bassa Tensione e Direttiva Compatibilità elettromagnetica

 

ic_Prodotti

 

 

La marcatura CE ai sensi della Direttiva BT (Bassa Tensione) e della Direttiva EMC (Compatibilità Elettromagnetica), se applicabili, è obbligatoria per l’immissione nel mercato europeo dei dispositivi elettrici.

La Direttiva 2014/35/CE (Direttiva BT, recepita in Italia dal Decreto Legislativo 19 maggio 2016, n. 86) si applica ai dispositivi elettrici destinati ad essere adoperati ad una tensione nominale tra 50 e 1000 Volt per la corrente alternata o tra 75 e 1500 Volt per la corrente continua (ad esclusione dei materiali elettrici ATEX, per uso clinico e radiologico, delle parti elettriche di ascensori e montacarichi, dei contatori elettrici, delle prese e spine per uso domestico, dei dispositivi di alimentazione di recinti elettrici, dei disturbi radioelettrici, dei materiali elettrici speciali destinati ad essere usati sulle navi, aeromobili e per le ferrovie), disciplinando gli obiettivi minimi di sicurezza da applicare al materiale elettrico.

La Direttiva 2014/30/CE (Direttiva EMC, recepita in Italia dai Decreti Legislativi 6 novembre 2007, n. 194 e 18 maggio 2016, n. 80) si applica ad apparecchi ed impianti fissi disciplinandone l’aspetto della compatibilità elettromagnetica al fine di garantire un adeguato funzionamento.

L’applicazione della Direttiva BT e della Direttiva EMC permette ai fabbricanti di marcare CE le apparecchiature elettriche prodotte e la loro immissione nel mercato europeo.

(Leggi di più: clicca qui per scaricare la presentazione del servizio)

Marcatura CE prodotti da costruzione (Regolamento CPR)

 

La marcatura CE dei prodotti da costruzioni, dal 1 luglio 2013, è disciplinata dal Regolamento (UE) n. 305/2011 (Regolamento CPR) che ne fissa le condizioni per la commercializzazione e che abroga la storica Direttiva 89/106/CEE (Direttiva CPD).

Il Regolamento CPR ha introdotto importanti novità per la marcatura CE dei prodotti da costruzioni che devono essere prese in carico dai fabbricanti (od importatori).

L’applicazione del Regolamento CPR permette ai fabbricanti ed importatori di marcare CE i prodotti da costruzione realizzati e/o importati, e la loro immissione nel mercato europeo.

(Leggi di più: clicca qui per scaricare la presentazione del servizio)

 

Marcatura CE strutture in acciaio ed alluminio

 

La norma UNI EN 1090 Esecuzione di strutture di acciaio e di alluminio è la norma armonizzata che:
Stabilisce a livello europeo i requisiti e le procedure di verifica della conformità del Sistema di Controllo della Produzione (FPC Factory Control Plan) che garantiscono la conformità del manufatto ai requisiti per le strutture in acciaio ed alluminio;
Specifica i requisiti tecnici per la realizzazione delle strutture in acciaio ed alluminio.

La norma UNI EN 1090 permette di certificare le strutture edilizie civili ed industriali, in acciaio ed alluminio, tramite un sistema che permette di assicurare la disponibilità di personale tecnicamente qualificato e di disporre di attrezzature tecnicamente adeguate.

Il produttore di strutture in acciaio ed alluminio, o di sue parti, è responsabile per il proprio processo di realizzazione, dalla progettazione all’impiego di materiali qualificati all’origine, fino all’installazione della struttura finita. Esso deve documentare e dimostrare attraverso sistemi di controllo che rispetta le prescrizioni di marcatura CE ai sensi del Regolamento UE 305/11 impiegando personale qualificato ed adeguate attrezzature tecniche. Per far ciò deve organizzare al proprio interno un FPC (Factory Control Plan), che sia in grado di mostrare che tutti i requisiti contenuti nella norma EN 1090 siano rispettati.

Una volta organizzato internamente il FPC, il fabbricante dovrà affidare ad un Ente Notificato dalla Comunità Europea il controllo del proprio FPC, il quale emetterà uno specifico Certificato di Conformità.

(Leggi di più: clicca qui per scaricare la presentazione del servizio)