Direttiva Bassa Tensione e Direttiva Compatibilità elettromagnetica

 

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La marcatura CE ai sensi della Direttiva BT (Bassa Tensione) e della Direttiva EMC (Compatibilità Elettromagnetica), se applicabili, è obbligatoria per l’immissione nel mercato europeo dei dispositivi elettrici.

La Direttiva 2014/35/CE (Direttiva BT, recepita in Italia dal Decreto Legislativo 19 maggio 2016, n. 86) si applica ai dispositivi elettrici destinati ad essere adoperati ad una tensione nominale tra 50 e 1000 Volt per la corrente alternata o tra 75 e 1500 Volt per la corrente continua (ad esclusione dei materiali elettrici ATEX, per uso clinico e radiologico, delle parti elettriche di ascensori e montacarichi, dei contatori elettrici, delle prese e spine per uso domestico, dei dispositivi di alimentazione di recinti elettrici, dei disturbi radioelettrici, dei materiali elettrici speciali destinati ad essere usati sulle navi, aeromobili e per le ferrovie), disciplinando gli obiettivi minimi di sicurezza da applicare al materiale elettrico.

La Direttiva 2014/30/CE (Direttiva EMC, recepita in Italia dai Decreti Legislativi 6 novembre 2007, n. 194 e 18 maggio 2016, n. 80) si applica ad apparecchi ed impianti fissi disciplinandone l’aspetto della compatibilità elettromagnetica al fine di garantire un adeguato funzionamento.

L’applicazione della Direttiva BT e della Direttiva EMC permette ai fabbricanti di marcare CE le apparecchiature elettriche prodotte e la loro immissione nel mercato europeo.

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