Management

Consulenza direzionale

 

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Se funziona non cercare di aggiustarlo

In ciò possiamo leggere una delle cause del declino di molte economie occidentali: i dirigenti si preoccupano unicamente di risolvere i loro problemi. Nel migliore dei casi questa prassi conduce semplicemente al punto di partenza, ovvero dove ci trovavamo prima che si presentasse il problema. Chi invece è in grado di apportare miglioramenti anche in assenza di problemi riesce ad accumulare un notevole vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti.

Perdiamo mercato e non siamo più competitivi? E allora cosa fare?
Se continuiamo a fare le stesse cose di sempre i risultati saranno gli stessi.
Dovremo affrontare le cose urgenti, importanti e risolvibili in modo razionale ed organizzato. Pertanto, diviene necessario un percorso che analizzi e corregga le storture che sono nel sistema aziendale e che non sono più compatibili con l’elevato grado di competitività che contraddistingue i mercati.

Molte sono le cose da fare. Alcune di queste sono determinanti e vanno fatte subito. Ma come?

  • I nostri prodotti e servizi sono inadeguati per il mercato?
    È necessario innovare (Analisi funzionale, SWOT, ecc.);
  • I nostri prodotti e servizi sono inaffidabili per il mercato?
    Occorre prevenire, (FMECA, Tecniche di prevenzione, ecc.);
  • I nostri prodotti e servizi sono difettosi per il mercato?
    Dobbiamo correggere (Problem Solving).
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Project management

 

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La frenesia del cambiamento:

È inutile andare al massimo se si va nella direzione sbagliata!

Da nostre indagini è emerso che:

  • Il 19% dei progetti mancano l’obiettivo gravemente o falliscono;
  • Il 55% dei progetti raggiungono l’obiettivo in modo parziale o non soddisfacente;
  • Il 26% dei progetti vanno a buon fine raggiungendo l’obiettivo reale.

Le possibili conseguenze del mancato raggiungimento degli obiettivi di un progetto sono molteplici:

  • Pregiudizio della soddisfazione e conseguente perdita di clienti;
  • Perdita economica considerevole a fronte di mancati utili;
  • Lancio in ritardo di prodotti e/o servizi;
  • Perdita di credibilità e dell’immagine aziendale;
  • Efficienza ed efficacia aziendale compromesse;
  • Difficoltà di gestione dei conflitti interni sia a carattere interpersonale che funzionali e di gruppo;
  • e… molto altro ancora…

COSA NON FARE?
Continuare come se nulla fosse successo.
Imporre procedure dall’alto.
Richiedere risorse aggiuntive… e così tutto rimane come prima.

ALLORA COSA FARE?
Migliorare la propria capacità di gestire e diffondere la cultura di governo dei progetti, ovvero, in poche parole applicare le tecniche di Project Management.

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Problem solving

 

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“La mente è un paracadute, funziona solo se si apre” (Albert Einstein)

Un modo efficace per risolvere un problema è quello di cambiare prospettiva per osservarlo in maniera diversa ed avere un quadro più completo della situazione.

Notoriamente, chi è direttamente coinvolto in un problema fatica a trovare una soluzione solamente perché talmente “fuso” con il problema stesso che lo ingigantisce, o ne vede solo una parte, o ne ha una visione distorta.

Per risolvere situazioni problematiche, è necessario riuscire ad osservarle da nuove prospettive estraniandosi da esse, tramite l’applicazione di specifiche tecniche orientate non tanto alla mera identificazione delle cause ma alla elaborazione di strategie risolutorie.

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Sistema di Gestione Integrato

 

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Lo Studio Bussolari propone un approccio sistemico delle principali aree organizzative aziendali basato sulle disposizioni definite dai principali standard di riferimento a livello nazionale ed internazionale, promuovendo modelli organizzativi per:

  • Sistemi di Gestione per la Qualità (UNI EN ISO 9001);
  • Sistemi di Gestione Ambientale (UNI EN ISO 14001 e Regolamento EMAS III);
  • Sistemi di Gestione per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro (UNI ISO 45001 e Linee Guida UNI-INAIL);
  • Sistemi di Gestione dell’Energia (UNI CEI EN ISO 50001).

Tali aree organizzative presentano necessariamente svariati ed intrinseci punti di contatto, oltre ad identificare elementi fondamentali e strategici per potersi assicurare durevoli e soddisfacenti condizioni lavorative in una realtà economica come quella odierna, in cui la competitività è determinata dall’intera organizzazione aziendale.

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Lean Manufacturing

 

Nella realtà in cui oggigiorno si trovano a competere le aziende spesso il prezzo di vendita dei prodotti / servizi viene “imposto” dal mercato. Che fare allora?

L’obiettivo fondamentale è quindi, ancora di più, incrementare l’efficienza aziendale (cioè “fare di più con meno risorse”) avendo come focus principale il valore per il Cliente, cioè il valore dal punto di vista del cliente.

La Lean Manufacturing / Lean Production è inquadrabile come uno stile di management, che coinvolge tutta l’Organizzazione, focalizzato sulla semplificazione del lavoro e sulla caccia agli sprechi, nonché alla loro eliminazione.

Implementando in azienda le logiche della Lean Manufacturing / Lean Production, si potrà raggiungere l’obiettivo di una migliore efficienza produttiva, reattività e proattività al mercato e, cioè, alle esigenze del Cliente.

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Comunicazione e Capacità di Ascolto

 

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Saper ascoltare per saper parlare

Comunicare non è così “naturale” come si potrebbe credere. La comunicazione può nascondere trappole e spesso può portare a fraintendimenti sul contenuto dei messaggi che possono dare adito anche a situazioni conflittuali ed incomprensioni.

Per comprendere correttamente e per poter entrare in sintonia con il nostro interlocutore e capire il suo processo logico occorre una disponibilità attiva all’ascolto. Per poter attuare quindi una comunicazione efficace e trattative vincenti in ogni campo senza compromettere le relazioni interpersonali, occorre conoscere e sviluppare una capacità di ascolto attivo ed empatico attraverso un costante allenamento ed utilizzando tecniche specifiche che permettano di sviluppare:

  • La capacità di linguaggio e di comunicazione interpersonale, per adattarsi a qualunque contesto professionale e personale;
  • La capacità di ascoltare per migliorare le relazioni con gli altri, per chiarire ed evitare malintesi, per accrescere la stima di sé e negli altri;
  • La capacità di comunicare messaggi chiari, motivanti e costruttivi, sia nelle relazioni interne (Dipendenti, Superiori, Gruppi di lavoro ed altri reparti) che esterne (Clienti, Fornitori, Azionisti- soci, Istituzioni ed Opinione Pubblica), per individuare le interferenze comunicative, migliorare i comportamenti dei singoli e, di conseguenza, intervenire sulle comunicazioni di gruppo e collettive nei diversi contesti.
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La Gestione dei Conflitti

 

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Se in un’azienda non si discute mai, allora qualcosa non funziona!
Saper negoziare è un’abilità molto importante. Che implica la capacità di comprendere le ragioni della controparte e di adoperarsi per costruire una proficua collaborazione.

La nostra vita che sia professionale o non, è un continuo alternarsi di situazioni diverse e in contrapposizione, complici gli altri e noi stessi.

Consenso, dissenso, negoziare, conflitto, convenzione, discussione… molte sono le parole in uso per indicare un diverso modo di intendere, ed ecco che quindi il saper come entrare in contatto con gli altri diventa indispensabile, diventa un’arte, sicuramente impegnativa ma sicuramente allenabile!

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Le Competenze del Leader

 

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“L’unico tratto che accomuna davvero tutti i leader efficaci, se mai ne esiste uno, è la motivazione, una forma di gestione del sé che ci consente di mobilitare le nostre emozioni positive per proiettarci verso un obiettivo” (Daniel Goleman)

Quali sono i tipi di leadership e perché è importante conoscerli per diventare un buon leader?
Per essere o diventare un buon leader è fondamentale possedere una serie di requisiti.
Molti pensano che un bagaglio di competenze professionali aggiornato e approfondito in un determinato settore sia sufficiente, in realtà è soltanto una piccola parte di quelle che sono le caratteristiche che dovrebbe avere un profilo preposto al coordinamento di un gruppo. Tra le più importanti e imprescindibili sono da considerare l’empatia, il carisma, la disponibilità, l’umiltà, la capacità di valorizzare ogni singolo membro del proprio team, spiccate doti comunicative e di problem solving.

“… capacità di influenzare la gente, e aiutarla a lavorare meglio per raggiungere uno scopo finale in comune” (Daniel Goleman)

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Strumenti ed esercizi per centrare gli obiettivi

 

“Se vuoi essere felice, stabilisci degli obiettivi che governino i tuoi pensieri, liberino la tua energia, ed ispirino le tue speranze” (Andrew Carnegie)

Il primo passo per raggiungere i risultati, sia nella sfera personale che nella sfera professionale, è chiarire i propri obiettivi.

Come prendiamo le nostre decisioni in merito?
Che cosa rappresenta veramente la “bussola” per le nostre decisioni?

Ogni decisione, dalla più piccola a quella che può determinare la nostra vita privata o lavorativa, è influenzata profondamente dai nostri valori. Sapere però ciò che per noi è fondamentale non è sufficiente se non abbiamo ben chiaro “dove” vogliamo andare.

Pianificare gli obiettivi è una attività spesso poco considerata eppure il raggiungimento dei nostri obiettivi non è mai frutto di scelte casuali ma il risultato di un preciso piano e della sua attuazione. Il nostro cervello ha infatti bisogno, per attivare le nostre miglior risorse interiori, di rappresentare gli obiettivi in modo preciso e ben formato.

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