ALLUVIONE gennaio 2014 – TROMBE D’ARIA maggio 2013 – aprile 2014 Regione Emilia-Romagna: ORDINANZA N. 6 del 10.07.2014
L’ambito geografico di intervento dell’Ordinanza è limitato ai seguenti Comuni:
1. Alluvione 17 e 19 gennaio 2014: Bastiglia, Bomporto, Camposanto, Finale Emilia, Medolla, San Felice sul Panaro, San Prospero, Modena (limitatamente alle frazioni di Albareto, La Rocca, Navicello, San Matteo).
2. Tromba d’aria 3 maggio 2013:
– Provincia di Bologna (Argelato, Bentivoglio, San Giorgio in Piano, San Pietro in Casale)
– Provincia di Modena (castelfranco Emilia, Mirandola)
3. Tromba d’aria 30 aprile 2014: Nonatola, Castelfranco Emilia e San Cesario sul Panaro
BENEFICIARI
Imprese attive, appartenenti a qualsiasi settore e situate nei Comuni interessati, che devono sostenere spese di ripristino per l’immobile, i beni strumentali e/o le scorte funzionali alla ripresa ovvero alla continuità dell’attività economica.
Può inoltre richiedere il contributo il soggetto (anche persona fisica) che è proprietario ovvero è tenuto a sostenere le spese dell’intervento e detiene la disponibilità dell’immobile o del bene o del prodotto da risarcire. La destinazione ad uso produttivo, ancorché parziale, deve comunque risultare nell’arco dei 36 mesi precedenti l’evento e deve poter essere confermata per il futuro.
INIZIATIVE AMMISSIBILI
Sono tutte finalizzate al recupero della piena funzionalità per le attività d’impresa e ricomprendono le seguenti distinte tipologie:
1. riparazione e ripristino di immobili danneggiati e ricostruzione di quelli distrutti;
2. riparazione e riacquisto dei beni mobili strumentali, compresi impianti, macchinari (purché presenti nel libro dei beni ammortizzabili o nel libro inventario o, per le aziende che non hanno tali obblighi, comunque presenti in documenti contabili o altri registri) e beni mobili registrati se può essere prodotta copia di un certificato di rottamazione ovvero di una denuncia di perdita;
3. ricostruzione delle scorte, vive o morte (materie prime e sussidiarie, mezzi tecnici di produzione e animali di allevamento, semilavorati e prodotti finiti connessi all’attività d’impresa);
4. danni economici subiti dai prodotti;
5. ripristino dei terreni agricoli, degli impianti arborei produttivi compresi i mancati redditi, delle infrastrutture aziendali (strade poderali, interpoderali e attraversamenti, ecc.);
6. perdita di reddito dovuta alla distruzione della produzione agricola.
L’accertamento e la quantificazione dei danni devono essere comprovati tramite perizia asseverata.
I progetti, che possono essere stati avviati immediatamente dopo l’evento calamitoso, devono completarsi entro il 30 giugno 2015.
TIPOLOGIE DI CONTRIBUTO PREVISTE
L’Ordinanza riconosce le seguenti misure di contributo a fondo perduto, differenziate a seconda della tipologia di intervento:
1. fino al 100% dei costi ammissibili;
2. fino all’80% dei costi ammissibili (valore di sostituzione o spese di ripristino se inferiori al 70% della sostituzione), al netto dell’eventuale valore di realizzo derivante dalla vendita del bene inutilizzabile;
3. fino al 60% dei costi ammissibili; occorrerà accertare la quantità dei beni presenti al momento dell’evento e stimarne il valore di mercato (costo di sostituzione/riacquisto ovvero valore netto di realizzo, a seconda della tipologia di scorta), al netto di eventuali realizzi; si sottolinea la necessità di provvedere al riacquisto/ripristino;
4. fino al 60% dei costi ammissibili;
5. fino all’60% dei costi ammissibili;
6. fino al 60% dei costi ammissibili.
E’ prevista la cumulabilità di questi contributi con le agevolazioni del cd. DL Ecobonus (riqualificazione energetica degli immobili).
Nel caso di indennizzi assicurativi, la percentuale di contributo si calcola sulla differenza tra i costi dell’intervento e gli indennizzi stessi.
Per i beni in leasing, occorre verificare con attenzione le clausole del contratto per stabilire a chi spetti la titolarità della domanda di contributo.
MODALITA’ DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE
Le domande di concessione devono essere presentate contestualmente alla documentazione di spesa relativa al saldo degli interventi realizzati, entro e non oltre il: 28 febbraio 2015.
Se l’azienda prevede di realizzare ulteriori interventi dovrà presentare, assieme alla domanda, una specifica istanza preliminare che quantifichi il danno che ci si appresta a riparare.